Enrico Partengo
È nato nel 1985 a Torino, dove vive e lavora. Laureato all’Accademia Albertina di Belle Arti, dal 2010 ha preso parte a numerosi progetti e laboratori di didattica sperimentale e di arte partecipata.
Punto di partenza della mia ricerca è individuare materiali e processi che possano integrarsi con l'idea di cambiamento e alterazione, quali segni tangibili del passare del tempo. L’opera d’arte, in quest'ottica, può essere letta come indizio e/o reperto. Entrambi questi termini si riferiscono a una scansione temporale che attraversa passato, presente e futuro. Cambiamenti e alterazioni possono essere insiti nei materiali che utilizzo, oppure nei luoghi sui quali indago, siano essi periferie urbane o abitazioni. Il reperto può materializzarsi in elementi fisici da due a quattro dimensioni, includendo dunque anche il tempo. L'indizio, riscontrabile nei luoghi, è pari a una traccia, a una prova tangibile. Il mio intento è quello di evidenziare la connessione esistente tra indizio e reperto, di formulare delle ipotesi che conducano a possibili ricordi e storie. Filo conduttore è il tema della memoria, intesa metaforicamente come memoria geologica e processo di pedogenesi.
Questa metodologia di pensiero mi permette di ampliare l'attenzione su vari ambiti, in quanto ogni atto umano genera inevitabilmente un resto indagabile.
e.p.