Francesca Arri

Nata ad Asti nel 1983, laureata presso l’Accademia Albertina, performer e artista visiva, vive e lavora a Torino. Il suo lavoro è stato presentato in importanti occasioni internazionali.

Il gioco è un buon modello educativo, di formazione e costruzione dell’individuo e del suo comportamento, perché può simulare modelli sociali. Il gioco può essere un modello produttivo, volto a uno scopo: la teoria dei giochi, ripresa da molti fisici, uno su tutti John Nash, ne parla principalmente in termini di strategia, arrivando all’analisi della condizione di equilibrio tra i giocatori. All'estremo opposto, Blaise Pascal vede nel gioco la peggiore e la più vasta piaga del mondo (...) 

In mostra vediamo l’analisi delle due teorie mediante la performance come struttura costruita sul gioco attraverso la strategia, contrapposta ai fluidi non newtoniani, un elemento che come il corpo umano è instabile per sua stessa composizione, un divertissement o passatempo inutile e futile che si scontra con le protesi giocattolo, dondoli per correre, tracce di un corpo “altro” che rimandano all’instabilità fisica e all’incertezza della caducità della vita.

f.a.


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Play
2015
Mixes Media
Dimensioni dettate dall'ambiente
Courtesy Galleria Moitre
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