Torino, Palazzo Martini di Gigala
MY DREAM, MY REBUS - o del raccontarsi per enigmi
15 – 19 novembre 2023
Il progetto della nona biennale di arti visive di Ars Captiva si è proposto di indagare il malessere dei nostri studenti, fotografato attraverso le loro proposte creative, nel contesto post pandemico da cui provenivano i giovani autori.
Immersi precocemente nella complessità delle mutazioni in corso, i soggetti più fragili, seppur inseriti in un contesto educativo apparentemente funzionante e ben accetto, sembrano reagire con risposte mediamente inadeguate. In loro si sommano le criticità tipiche dell’età e le paure per i grandi temi esistenziali, quei temi che obbligano tutti noi a navigare a vista nell’incertezza del futuro.
Ne deriva uno stato di ansia e di confusione - raramente mitigato o corretto dall’incerto supporto delle istituzioni, e di noi stessi adulti - che genera, nei casi più problematici, patologie ansiogene, da tempo misurate sul campo da medici, psicologi e specialisti.
In sintonia con la propria mission educativa, e con gli umori dei tempi attuali, Ars Captiva ha inteso allora dare voce alle istanze personali dei giovani creativi, occupandosi delle loro emergenze interiori e invitandoli a mettersi in gioco in un’esperienza dai risvolti metodologici particolari, raccontata con i linguaggi dell’arte contemporanea.
L’evento concepito per Ars Captiva 2023 è andato ben oltre l’aspetto espositivo. Si è posto come diffusore di attività e proposte correlate (laboratori, incontri con artisti e specialisti, proiezioni) pensate per suscitare un dialogo a più voci sul ricorso alla creatività come il più promettente antidoto al disagio dei nostri ragazzi. E, perché no, di chi sta loro vicino.