Cinzia Ceccarelli
Nata nel 1974, laureata presso l’Accademia Albertina, vive e lavora a Torino dove svolge attività di artista visiva e docente di discipline artistiche.
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A differenza di altre specie, l’istinto di sopravvivenza crea nel cucciolo d'uomo la necessità di una lunga dipendenza, imprimendo nell’anima un segno incisivo, associato alla paura dell'abbandono nei confronti della figura di riferimento.
Questo sentimento atavico può riemergere nell’adulto in modo più o meno violento in situazioni di ABBANDONO, poiché la nascita di un NOI porta con sé la possibilità di tradimento, di rottura o separazione, che diventa non solo perdita dell’altro, ma anche amputazione di una parte di sé.
Il rifiuto del distacco si associa a un forte timore di non esistere se non riconosciuti da un Altro, come se l'individuo non fosse in grado di affermare la propria identità e la capacità di esistere per se stesso.
L'amore diventa così conferma della nostra esistenza e della nostra essenza, ma talvolta tale attaccamento può degenerare in svariate patologie, come la percezione di non poter sopravvivere senza l’altra metà.
Le abitudini smettono di circolare nelle vene, ma l’assenza diventa costante presenza nella quale l’immaginifico TAGLIO, che scinde le due metà solo idealmente indissolubili, permette la costante percezione della parte mancante. È la metà perduta, portatrice di memoria, che permette la sopravvivenza nel pensiero di ciò che è stato.
c.c.